I Sette Colli di Bergamo

19 Gennaio 2024

Colle Aperto, Colle San Giovanni, Colle S. Salvatore, Colle Rosate, Colle Gromo, Colle S. Eufemia, Colle S. Michele del Pozzo, questi sono i sette colli di Bergamo, che abbracciano città alta. Bergamo, infatti, è stata eretta su questi sette colli, come altre città tra cui Roma e Cagliari. Ai nostri giorni, è veramente difficile riconoscere questi colli, in quanto, la costruzione di edifici, case, palazzi, ha completamente cambiato il panorama di Bergamo Alta. Alcuni particolari, però, fanno sì qualche traccia dei colli sia ancora visibile, come ad esempio il campanile di San Salvatore, la Rocca che sorge sull’apice del colle di Sant’Eufemia. Questi luoghi elevati, vennero anche sfruttati per la costruzione delle Mura Venete.

Colle di Gromo

Altro importante colle, è quello di Gromo. La sua particolarità è quella di aver mantenuto intatto il suo suolo. Ancora oggi, si può camminare sulla sua superficie rimasta integra. Il colle di Gromo, attraversa la via Donizetti e la via Lupo, dove si trova l’alloggio delle Suore del Gromo. E’ uno dei colli che racconta molta storia della città di Bergamo ed è il luogo dove oggi vi sorgono splendidi palazzi. Sempre sul colle di Gromo, nel 1236, veniva coniata la moneta: la Zecca di Bergamo.

Colle di San Salvatore

Il colle di San Salvatore, altro luogo importante dove è nata la prima sede del Vescovado di Bergamo con annesse le chiesette di San Biagio, Santa Croce e gli uffici della Curia. Il colle, venne in seguito utilizzato come Casa dello Studente per poi diventare privato solo in seguito. Qui è nata anche la chiesa di San Salvatore, meglio conosciuta come chiesetta dei Disperati in quanto venivano accolte molte persone bisognose di un riparo e a coloro che si affidavano alla chiesa nei momenti di difficoltà.

Colle Aperto

Chi vuole visitare e scoprire Bergamo Alta, inizia il suo percorso da Colle Aperto, da dove si gode di una fantastica vista sulla Città Bassa. Non è un vero e proprio colle, ma un rione caratteristico all’interno della parte alta della città. Questa zona prende il nome dall’antico nome della strada che la attraversa, che un tempo conduceva verso la parte aperta delle mura della città.

Colle Aperto è rinomato per la sua atmosfera storica e il suo fascino, con stradine acciottolate, antichi edifici, ristoranti, negozi e caffè. Offre splendide vedute panoramiche sulla città e sui dintorni circostanti. È una delle zone più pittoresche e affascinanti di Bergamo, frequentata sia dai residenti che dai visitatori.

Colle di Rosate

Il Colle di Rosate può essere riconosciuto anche da Bergamo Bassa poiché sulla cima fa mostra di sé l’impressionante struttura del Liceo Sarpi, una delle istituzioni educative più eminenti di Bergamo e precedente monastero di suore. Il complesso è stato disegnato da Crivelli ed eretto nel 1846 sul sito dove un tempo si trovava un convento del XV secolo. Si può raggiungere la collina sia attraverso via San Lorenzino sia da Borgo Sant’Alessandro. In piazza Rosate valgono la pena di essere visitati anche la casa del Forno e il Tempietto di Santa Croce, che risalgono al periodo del Medioevo.

Colle di S. Eufemia

È la collina più significativa di Bergamo, data la sua posizione tattica e la presenza della Rocca una fortezza che pare risale al 1300. La collina di S. Eufemia era il fulcro della città, luogo di edifici sacri e secolari. Sulla sommità del colle, si può notare la Rocca, luogo caro ai bergamaschi e visibile anche da Bergamo bassa. È presente anche una piccola chiesa dedicata a S. Eufemia, che ha radici molto antiche, che risalgono addirittura al periodo paleocristiano. Sul colle, inoltre, è presente il Parco delle Rimembranze, uno spazio dedicato ai Caduti del primo conflitto mondiale. Da questa posizione si può godere di un panorama mozzafiato sulla città bassa e si possono osservare le catene montuose e le valli bergamasche. La salita alla rocca è contraddistinta da strade selciate, vicoli stretti e un’atmosfera medioevale molto suggestiva.

Colle di San Michele al Pozzo Bianco

La chiesa di San Michele al Pozzo Bianco, da cui il colle prende il nome, si trova in cima a questa collina. L’interno dell’edificio custodisce la cripta più vetusta di tutta la provincia e una collezione di opere d’arte di grande importanza realizzate da Lorenzo Lotto. Allo stesso modo, sono presenti notevoli pezzi artistici che risalgono al periodo compreso tra il ‘200 e il ‘500, oltre ai dipinti murali del pittore veneziano. Il nome della chiesa ha origine dall’antico pozzo, la cui apertura può essere ancora osservata sulla piazza antistante. Un altro significativo elemento storico è la cannoniera di San Giovanni, che contribuisce a dare un aspetto distintivo all’area.

Colle di San Giovanni

Sul Colle di San Giovanni, si ergono il Seminario Episcopale, gli edifici nobiliari Solza e Albani, la fortezza Viscontea e diverse abitazioni medievali. Da questo luogo è possibile osservare la cannoniera di San Giovanni, accessibile tramite una scalinata metallica. Quest’ultima è un edificio di carattere militare, formato da due stanze a volta e realizzato con finalità difensive, al fine di salvaguardare la città. È possibile notare le aperture nei muri da cui venivano espulse le armi da fuoco. Al giorno d’oggi, l’intero complesso è fruibile al pubblico.

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