21 Giugno 2024
Nascosto tra le pieghe dei colli bergamaschi, il sentiero che si snoda da Castagneta a Valmarina offre un’esperienza incantevole che mescola la bellezza naturale con il ricco patrimonio storico della regione ben esemplificato dall’ex Monastero di Valmarina.
Situato nei pressi di Bergamo, questo itinerario è un’opportunità perfetta per immergersi nella tranquillità delle zone pedecollinari e scoprire tesori nascosti lungo il suo percorso.
Il percorso verso Valmarina
L’itinerario ad anello di 18 km inizia da via Castagneta a Bergamo, dove si imbocca la ciclopedonale Green Way del Morla in direzione del Monastero Benedettino di Valmarina, seguendo i sentieri che si snodano tra la campagna della provincia bergamasca.
Alcune tappe del percorso sono via Ramera, Colle Roccolone e la ciclo-pedonale del Quisa che si snoda in alcuni tratti di bosco, seguendo le indicazioni del sentiero 910 verso il Laghetto di Gres.
In alcuni tratti questo percorso si fonde con il Sentiero dei Vasi e permette di ammirare diverse chiesette e santuari di interesse storico e religioso.
Cosa vedere tra Castagneta e Valmarina
L’escursione permette di immergersi in un paesaggio incantevole, che si snoda e abbraccia il Parco dei Colli di Bergamo. Tra campagne e boschi, si passa anche per diversi luoghi di interesse come i resti dell’antico Acquedotto dei Vasi che secoli fa riforniva d’acqua la città Alta di Bergamo.
È possibili inoltre ammirare Villa Agliardi ed il Santuario di Sombreno situati nell’omonimo comune di Sombreno ed il Santuario della Madonna della Castagna, situato sul Colle Roccolone.
In ogni caso, l’edificio di maggiore importanza storica e culturale è senza dubbio il Monastero di Valmarina.
Il Monastero di Valmarina a Bergamo
Il complesso dell’ex Monastero Benedettino di Valmarina si trova in una radura tra boschi e vigneti. Le origini di questo edificio risalgono al 1153, quando fu completata la sua costruzione per ospitare al suo interno una piccola comunità di monache benedettine.
La vita delle monache venne agevolata dalla presenza di un corso d’acqua che scorre nei pressi del monastero e che fu intelligentemente incanalato per essere sfruttato al meglio per la vita monastica.
Il Monastero fu però abbandonato già verso la fine del ‘400, per convertirsi in cascina, ma conserva ancora certe parti della struttura classica della vita benedettina, come il refettorio, la sala del capitolo e la chiesetta romanica.
Nel ‘700 sono state aggiunte alcune sezioni e stanze che hanno permesso di creare la corte chiusa che si può ammirare oggi. L’ex Monastero è stato recentemente ristrutturato e dal 1997 funge da sede dell’Ente che si occupa della gestione del Parco dei Colli.
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Credits: Alcune immagini prese dai siti primabergamo.it e bergamodascoprire.it